Il kit è quello della Accurate Miniatures in scala 1/48. Stampo in negativo e ottimi dettagli. I motori sono decisamente all’altezza, a questi ho sostituito i cavi delle candele. Con filo di ottone, cianoacrilato e plasticard ho ricostruito i seggiolini perché quelli del kit erano indecenti (una delle poche pecche), poi le cinture e le relative fibbie usando lamina di piombo sottile e filo di rame opportunamente modellato. Per dare vita al modello ho aperto il finestrino del pilota sostituendolo con acetato (ricavato dal sostegno in acetato dei colli di camicia). I soliti tubi idraulici di filo di rame (in versione doppia) sono stati aggiunti ai carrelli.

Montaggio

Il kit si compone abbastanza facilmente facendo però attenzione alle gondole motori e al loro raccordo con l’ala inferiore (qui è necessario una buona dose di stucco). Il montaggio dei trasparenti è il passo decisamente più impegnativo, non combaciano affatto (peccato, visto il prezzo del kit!!).
Il carrello anteriore andava incollato prima di chiudere la fusoliera, con il rischio (garantito al 100%) di vederlo in pezzi durante tutta la successiva elaborazione. Per questo ho aperto il portello inferiore e ricostruito. Una volta chiusa la fusoliera il vano resta aperto e, con calma, alla fine di tutto, è possibile incollare il carrello e successivamente il portello (questo in realtà era sempre chiuso quando l’aereo era a terra).
Mi piace riprodurre le ondulazioni della lamiera, il B-25 ne presentava abbondantemente soprattutto sul muso, evidenziando tutta la centinatura.

Colorazione

Ho scelto la versione in sand. Un esemplare del 1943 stanziato in Nord Africa, appartenente alla 9^ forza aerea del 340th Bomb Group, 487th Bomb Squadron. Dato che l’aerografo non è il mio forte, preferisco dipingere con il pennello, di solito per i bombardieri uso un n.6 piatto con le setole abbastanza morbide (Da Vinci). Le superfici inferiori sono state dipinte in Neutral gray, leggermente schiarito, mentre quelle superiori in Sand (Humbrol 250). Sempre a pennello ho steso diverse mani di lucido (Superscale) per le decals.
In origine, il colore base era per l’appunto un sabbia, ma come anche il foglio recita, questo colore si deteriorava rapidamente diventando un rosa detto “desert pink”. Una bella foto a colori sul libro “Bomber Command” a pag.38 mi è servita da guida per le ulteriori elaborazioni.
Qualche trasudazione idraulica qua e la, la torretta dorsale, il carrello anteriore e le antenne hanno terminato il lavoro. Ho impiegato qualche mese più del solito per via del colore, che non riuscivo a riprodurre come volevo e come lo vedevo. Tutto sommato un bel kit (esclusi i trasparenti) che consiglio ad ogni modellista, una sfida accettabile per un soggetto accattivante.